Nuova Era dello Stimolo: Tassi Giù, Spese Su e QE subdoli

3 Luglio 2025 15:55

E che diamine però. Non capisco come mai fior fiore di economisti non ci erano mai arrivati. E’ proprio vero. Le cose semplici sono sempre le più efficaci e a volte abbiamo la soluzione davanti agli occhi e…la ignoriamo totalmente.
La ricetta di Donald Trump è infatti molto efficace e molto semplice. Meno tasse, più spese, più consumi, più leva e, ovviamente, più crescita per tutti.

Ovviamente. Ma quindi risolviamo il problema della fame e della pace nel mondo??? Il mantra comunque, sappiatelo, è spingere sull’acceleratore con un’onda di spesa che è diventata globale.

La Germania taglia le tasse e investe in difesa e infrastrutture. I paesi NATO puntano ad aumentare le spese per la difesa fino al 5% del PIL entro il 2035. La Cina ambisce a diventare una potenza nei consumi. Persino l’America di Trump mantiene disavanzi elevati. In sostanza, più spesa e più debito ovunque in Occidente.

Anche la politica monetaria si allinea. La Fed, un tempo baluardo di contenimento, vede le sue ore contate per la moderata restrittività dietro le pressioni di Trump, anche se la risposta di Powell (finalmente) è stata esemplare:

“Ehi Donald, se tu non mettevi i dazi è sicuro che avrei già tagliato. Ma come faccio a tagliare se sfarlocchi a destra e manca e poi cambi idea ogni tre per due?”

Ma non di soli tagli visse la politica monetaria espansiva. Secondo me è sicuro che arriverà una riforma che aumenterà la leva delle banche americane, permettendo loro di acquistare più titoli di stato ed erogare più credito, con effetti simili al Quantitative Easing, ma il tutto fatto in modo subdolo e “nascosto”.

Segnale di Sfiducia Globale: paga il Dollaro USA

E il dollaro? La sua caduta, che pure farebbe comodo a Trump per le esportazioni USA, non è frutto di un accordo strategico, ma piuttosto di una percepita perdita di credibilità e fiducia globale negli Stati Uniti. Sorprendentemente, pur con tassi USA fermi e quelli europei in calo, il dollaro si è deprezzato, diventando un “termometro della fiducia o sfiducia degli investitori“. Cliccate QUI per leggere quanto ho scritto sull’argomento nei giorni scorsi.

E la sfiducia nei confronti degli USA si sente in ogni dove. Torniamo a parlare di FED. La “guerra” aperta tra Trump e il presidente della Fed, Jerome Powell, con accuse dirette e infondate, pesa enormemente sulla percezione di indipendenza della banca centrale. Nonostante il dollaro rimanga la principale valuta di riserva globale e la base per il 92% degli scambi commerciali, il primo semestre 2025 è stato il peggiore per il biglietto verde dal 1973.

Questa debolezza ha ripercussioni concrete. Le aziende con ricavi in dollari vedono svalutare i loro guadagni, portando a un aumento significativo delle coperture dal rischio cambio, nonostante i costi elevati. Anche gli investitori finanziari aumentano le coperture sui portafogli esposti al mercato statunitense.

E poi Dazi, Incertezza e un Futuro Globale in Rimodulazione

I dazi continuano a essere un’incognita pesante. Moody’s ha abbassato l’outlook sui rating dei debiti sovrani globali a negativo a causa dell’incertezza politica commerciale, prevedendo un rallentamento economico “più modesto ma più prolungato”. L’Unione Europea, ad esempio, sta correndo contro il tempo per un accordo con gli USA prima del 9 luglio, data limite per l’imposizione di nuovi dazi.

Trump non accenna a “pause” e minaccia di imporre tariffe elevate ai paesi “recalcitranti”, sebbene alcuni accordi siano stati raggiunti, come con il Vietnam. L’incertezza generata dalla loro imprevedibilità impedisce alle imprese di ripensare le catene di fornitura, frenando gli investimenti.

JP Morgan stima in 82,3 miliardi di dollari il costo per le imprese americane degli attuali piani tariffari. Moody’s avverte che una diffusa impennata dei dazi “affliggerebbe le condizioni del credito sovrano” e che il protrarsi dei negoziati sta già ridefinendo le catene di approvvigionamento globali a lungo termine.

Le stime di crescita per il 2025 sono già state riviste al ribasso a livello regionale. Insomma altro che MAGA, qui tutto mette il freno a mano anche se qualcuno continua a non volerne sapere. E intanto manda avanti leggi tipo la Grande e Bellissima legge (BBB) votata per il rotto della cuffia e passata in Parlamento. Ma nessuno si mette di traverso e a volte mi sembra di essere all’interno di un Truman Show. Una farsa totale che non mi spiego…

E noi qui a scervellarci per trovare il bandolo della matassa. Bah, me ne vado in vacanza che è meglio.

STAY TUNED!

Danilo DT

(Clicca qui per ulteriori dettagli)

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